La Pronazione del Piede nella Corsa


La pronazione è un cedimento strutturale del piede nella fase di carico conseguente all'appoggio sul terreno. Diverse possono essere le cause che portano il piede a cedere verso l'interno. Osservando molte persone negli anni, tutti i giorni in negozio, quello che ci sentiamo di dire è che circa il 60% della popolazione ha la tendenza  a pronare,  di questo 60% però, forse solo il 10% ne è consapevole e  utilizza una calzatura adeguata alle sue caratteristiche. Per determinare il grado di pronazione di un corridore l'unico metodo attendibile è osservarlo correre su strada con una scarpa neutra. Qualsiasi altro criterio di valutazione non è attendibile quanto la corsa su strada.




Ci sono persone la cui tendenza alla pronazione appare marcata anche in posizione statica, ci sono persone che da fermi sembrano neutri senza alcun problema ma che quando corrono pronano, ci sono persone con i piedi piatti che non pronano, ci sono persone con l'arco alto che pronano. Dico questo perchè spesso si associa la pronazione a chi ha il piede piatto o l'arco basso, ma come detto non è sempre così, anche I'usura della scarpa non indica se un atleta prona.  Non si può dire che ci sia una causa che porta il nostro piede o entrambi i nostri piedi a pronare quindi cedere verso l'interno, può pronare un bambino di 10 anni come un adulto di 50 anni, si può pronare da sempre o diventare pronatori col passare degli anni. Non credete a tutti quei test che trovate sulle riviste di corsa per scoprire che tipo di appoggio avete! Sono tutti inattendibili, molto spesso le persone dicono cose inesatte perchè non sanno cosa dire o perchè non sanno la verità. L'unico sistema per capire quanto pronate quando correte è correre su strada con una buona scarpa neutra, ed essere osservati da personale competente, sottolineo COMPETENTE!!!




La caratteristica di pronare non è qualcosa da cui ci si può curare o si può guarire, perchè non è una malattia o un male ma semplicemente una caratteristica morfologica di alcuni individui, quello che si può fare è arginare e limitare il più possibile questa tendenza del nostro piede a cedere. Quando la nostra caviglia si piega verso l'interno di conseguenza il nostro ginocchio va verso l'interno e questo movimento del ginocchio molte volte causa l'infiammazione della bandelletta ileotibiale, il bacino e le anche non sono allineati e la parte superiore del corpo, come una coperta corta che tirando da una parte lascia scoperta un'altra, finisce per essere storta, tutto questo partendo dal piede. Come se facessimo una riga partendo storti, di conseguenza tutta la riga sarà storta. Tutto questo porta a gravi infiammazioni, problematiche, infortuni, e scompensi. Se abbiamo la tendenza a pronare, questa tendenza aumenterà con l'insorgere della stanchezza e l'aumento della distanza percorsa. Quasi tutte le aziende che producono scarpe per la corsa hanno in catalogo modelli di scarpe antipronazione, ma non tutte le scarpe antipronazione danno lo stesso risultato, anzi! Quando acquistiamo la nostra scarpa per correre e come se acquistassimo un vestito su misura, quella che va benissimo per un nostro amico potrebbe non andare bene a noi, quindi per stabilire quale sia la scarpa antipronazione giusta per ognuno come già detto l'unico modo è provarla correndo su strada osservati da personale esperto. Noi di Pacer per ogni atleta effettuiamo un accurato test su strada in cui valutiamo il tipo di appoggio e se  l' atleta risulta pronatore interveniamo con calzature stabili con diversi gradi di supporto fino a trovare quello adeguato per lui.




Le scarpe antipronazione appartengo alla categoria denominata A4  ma non vuol dire che siano più ammortizzate o più pesanti delle A3, semplicemente le A3 sono per chi ha un appoggio neutro o supinatore e le A4 per chi ha un appoggio in pronazione. Queste divisioni per categorie esistono solo in Italia, e non vogliono dire niente, anzi confondono e basta. Mi auguro di essere riuscito a fare un pò di chiarezza su questo argomento spesso sottovalutato o male interpretato, io stesso appartengo al 60% della popolazione che prona ma fortunatamente al 10% consapevole, e con la mia scarpa antipronazione corro qualunque distanza, dalle ripetute veloci ai 10 km, dalla maratona alle ultra maratone, non abbiamo bisogno di scarpe leggere performanti ma adeguate alle nostre caratteristiche, la differenza la facciamo noi allenandoci.   Buona Corsa!